Scaricabarile: gioco che consistente nel porsi schiena contro schiena e, tenendosi con le braccia incrociate e piegate, alzarsi a vicenda più volte. Frequente l’espressione fig. fare a scaricabarile, usata quando due o più persone cercano di esimersi dai propri doveri o responsabilità, riversandoli l’una sull’altra.
(Dizionario Treccani)
Se il linguaggio tecnico non ha lasciato chiara la definizione, permettimi di intervenire con un esempio tratto dalla vita quotidiana nel mondo del marketing:
Media Buyer (quello che fa le ads): “Non posso completare l’annuncio se non mi invii foto e video. Ps. Nel frattempo che li fai, ecco la mia fattura”.
Copywriter (quello che scrive i materiali di marketing): “Gli annunci si scrivono in questo modo, se il media buyer aveva in mente qualcosa di tutto suo, che non faccia lo scaricabarile.”
Tecnico del sito (quello che costruisce materialmente il sito): “La Landing Page è stupenda così, se ora ogni consulente pensa di saper fare meglio di me che mi dedico a questo, che se la vedano loro.”
Gli estratti di dialogo che hai appena letto ti serviranno a breve per capire come mai sempre più imprenditori si convincono che il marketing non sia un investimento sicuro che porta risultati economici.
Infatti capita spesso di rivolgersi a liberi professionisti che ritieni affidabili ed esperti o agenzie che sprizzano affidabilità da tutti i pori senza ottenere però i risultati che ti aspettavi.
Ciò che leggerai a breve ti darà uno dei motivi principali per cui questo scenario si ripete troppo più frequentemente di quanto dovrebbe.
Accantoniamo didatticamente l’alternativa della “mancanza di competenza”; in casi simili c’è poco da spiegare, così come pochi sono i risultati da aspettarsi.
Parliamo invece delle circostanze in cui la competenza del professionista a cui ti sei affidato sembra esserci eccome, ma in qualche modo essa non si trasforma in nuovi clienti e bonifici a tuo favore.
Come ti ho anticipato, sempre più imprenditori di attività locali non riescono a scalare il proprio business nonostante gli investimenti fatti in marketing – siano essi corsi per imparare a farlo o vere e proprie agenzie che fanno direttamente il lavoro.
Il motivo di questa mancata crescita non è sempre legato al livello di competenza di chi ha gestito il tuo marketing; in alcuni casi può dipendere dal TIPO di competenza posseduta da coloro che armeggiano con la tua comunicazione aziendale.
Il vero problema delle attività locali:
il marketing a corsie separate
Supponiamo che tu decida di rivolgerti a una “web agency”: noterai che i servizi offerti includono degli strumenti precisi.
Un’agenzia è specializzata nell’utilizzo di Google Ads per le pubblicità su Google. Un’altra usa soprattutto sponsorizzate su Facebook. Un’altra ancora lavora con il pacchetto “sito e social media”, ecc…
Perché accade questo?
Perché ognuno propone il menù composto dai piatti che conosce meglio.
Quel piatto però potrebbe non essere ciò di cui ha bisogno la tua attività nello stadio in cui si trova.
E purtroppo non puoi aspettarti che sia l’agenzia a dirtelo – così come se sei a dieta e vai al ristorante, non puoi aspettarti che il cameriere ti faccia presente quanto poco sia funzionale alla prova costume lo gnocco fritto nello strutto che hai appena ordinato.
Lo stesso discorso vale quando ti rivolgi a liberi professionisti o ad agenzie specializzate in UNA delle discipline che fanno parte del marketing.
Ti faccio subito un esempio.
Tratto da (più di) una storia vera…
Facebook vede quando un contatto arriva sul tuo sito grazie a una pubblicità sponsorizzata attraverso Facebook Ads.
E sa anche quanto ci mette ad aprirsi il sito dopo che un potenziale cliente ha cliccato sulla sponsorizzata.
Quindi se dopo il *click* questa persona ha tutto il tempo di scendere al bar, ordinare caffè e cornetto, fare due chiacchiere col barista, tornare su al quinto piano senza neanche prendere l’ascensore… Facebook saprà che i tempi di risposta del tuo sito sono lunghi.
E cosa fa in questi casi?
Facebook mette il freno a mano al traffico a cui inviare la tua sponsorizzata.
Risultato? Arrivano sempre meno contatti sulla pagina che stai promuovendo. Se il media buyer ci sa fare, ti dice qualcosa tipo: “Fai cambiare la landing page al tuo tecnico perché è troppo lenta”.
Tu che stai spendendo soldi, trasmetti subito il messaggio a chi ti ha fatto il sito.
Il tecnico allora ottimizza delle cose. Ottimizzando il layout della pagina, tuttavia, capita che questa smetta di convertire come prima.
Altre volte capita che il media buyer ti chieda i testi da usare per gli annunci da sponsorizzare.
In questi casi cerchi qualcuno che sia in grado di scrivere in copy, linguaggio macchina del marketing.
Quindi trovi il ragazzino che ha fatto i corsi di copywriting… senza sapere che è abituato a scrivere solo mail (piuttosto diverse dagli annunci da usare su Facebook).
Ed ecco che non capisce cosa serve esattamente per la tua sponsorizzata, non sa quanto deve scrivere o non sa affatto cosa scrivere perché non si confronta direttamente con il media buyer… e se lo fa, spesso e volentieri non riescono a capirsi.
Altro scenario molto diffuso è quello in cui un responsabile marketing con un sacco di idee per promuovere l’azienda si ritrova a non sapere da dove iniziare per realizzare quelle idee, né a quali (e quante) figure rivolgersi.
Impiega settimane per trovare le persone, senza però essere sicuro di aver fatto le scelte migliori; non dovendo selezionare qualcuno che fa il suo stesso lavoro ma figure ben specifiche, si ritrova inadatto a capire chi è idoneo e chi no.
Tendenzialmente questo responsabile pieno di idee, nelle attività locali, è proprio l’imprenditore.
Quindi l’imprenditore, tra tutte le cose che ha già da fare, gestire e pensare, si mette in prima persona a gestire e coordinare più professionisti del mondo del marketing…
In breve tempo capisce quanto la micro gestione e coordinazione di più figure sia un disastro (per i motivi che abbiamo già visto sopra).
Nel peggiore dei casi recrimina il marketing e lascia perdere, tornando a fare “come ha sempre fatto”; le sue idee restano nel cassetto dopo aver speso un sacco di tempo e soldi in marketing, convincendosi che farsi pubblicità sia inutile.
Nonostante io capisca i motivi dietro a tale demoralizzazione, che farsi pubblicità sia inutile è un assunto totalmente falso.
L’ecosistema del marketing:
ciò che garantisce il successo alla tua attività
Facciamo un passo indietro.
Un’azienda ha successo quando definisci il tuo progetto d’impresa, metti su carta i tuoi sogni e li sviluppi sotto forma di piano d’azione.
Questo piano d’azione poi va trasformato correttamente in realtà.
Ed è qui che spesso e volentieri ti ritrovi sommerso dalle varie difficoltà che abbiamo visto poco fa.
Quando abbiamo creato Wave Marketing eravamo una piccola realtà locale. Ci siamo resi conto che l’ideale per noi sarebbe stato rivolgerci a qualcuno che, di fronte al nostro progetto, si occupasse di trovare e coordinare tutte le figure necessarie per realizzare ciò che avevamo in mente.
Noi per primi ci siamo resi conto che questo “qualcuno” non esisteva.
Abbiamo capito subito che a un’attività locale non servono tanti professionisti preparati che viaggiano nella stessa direzione ma su corsie di autostrade che non si incrociano mai.
A noi serviva un ecosistema in cui tutte le figure coinvolte lavorassero insieme secondo un’unica filosofia condivisa (e non tante teste, ognuna impegnata a togliere le erbacce dal proprio giardino senza collaborare per il risultato globale).
Quell’ecosistema avremmo dovuto crearcelo noi.
E così abbiamo fatto.
Lo abbiamo fatto con Wave Marketing prima e per i nostri clienti dopo; oggi siamo in grado di contare su studi, test e strategie necessarie per replicarlo a vantaggio delle imprese e attività locali stanche di destreggiarsi a fatica tra le difficoltà di cui abbiamo parlato prima.
Quello che oggi possiamo dire è che, senza ombra di dubbio, a ogni attività geolocalizzata serve un ecosistema composto da:
- sistemi di marketing;
- sistemi di vendita;
- sistemi di gestione del personale;
- sistemi di erogazione del servizio.
Inoltre, tutti questi sistemi devono essere:
- INTEGRATI, quindi comunicanti tra loro e non distribuiti su corsie a senso unico che non si parlano tra loro;
- IN EVOLUZIONE, capaci di adattarsi a mercato, circostanze e pubblico che cambiano di continuo.
Un ecosistema di questo tipo, gestito da un unico pilota che coordina le figure e i sistemi giusti, crea le circostanze perfette per la realizzazione del tuo progetto.
Se i principi su cui costruisci le tue strategie sono questi, vedrai che la tua attività riuscirà finalmente a crescere come hai sempre voluto.
È proprio ciò che racconta Samila De Salvador, una delle nostre partner che gestisce due aziende in ambiti completamente differenti tra loro: una nel campo medico/sanitario e l’altra nel settore immobiliare.
Samila ha avuto modo di sperimentare l’applicazione del metodo basato sul principio dell’ecosistema che ti ho appena descritto in tutte e due le sue aziende.
Queste sono le sue parole riguardo questa esperienza vissuta insieme:
“Li ho conosciuti dopo aver vagliato varie aziende di marketing. Mi sono piaciuti fin da subito per dei motivi specifici che ci tengo a sottolineare.
Il primo è sicuramente la loro competenza in fatto di marketing, perché comunque fin dai primissimi mesi i risultati sono arrivati, e anche in modo molto consistente.
Ma ci sono anche un’altra serie di fattori che in un primo momento potevano non sembrare così significativi come criterio per scegliere un’agenzia di marketing, ma che in un secondo momento si sono rivelati fondamentali.
Uno di questi è il fatto che comunque loro si sono messi in gioco con noi, non ci hanno imposto un sistema senza preoccuparsi di chi eravamo.
Anzi, al contrario, i primi passaggi sono stati proprio quelli di chiederci cosa facevamo e perché, e quali erano i nostri obiettivi.
Questo non è affatto scontato, e gli ha permesso di calarsi nella nostra realtà riuscendo a costruire un sistema che poggiasse su principi solidi, che valgono per tutte le aziende locali, ma perfezionato su misura per noi e i nostri due settori.
Un altro fattore che ci ha colpiti positivamente è la formazione che abbiamo ricevuto, che non sapevamo si sarebbe rivelata importante, ma è risultata vitale in quanto ci stavamo approcciando a un metodo nuovo per noi.
Eravamo abituati ad avere un certo numero di clienti e improvvisamente dovevamo gestirne molti di più.
Per quanto noi imprenditori ci riteniamo preparati e sappiamo di essere bravissimi nel nostro, avere una guida che ci accompagnasse con il metodo giusto e l’approccio più idoneo si è rivelato indispensabile per gestire in modo ottimale il diverso carico di lavoro.
Non solo ci hanno messo a disposizione un sistema di marketing che funziona, ma ci hanno anche dato degli strumenti pratici e concreti per gestirlo e ottimizzarne i risultati a 360 gradi, permettendoci di fare meglio il nostro lavoro e di imparare a gestire meglio i clienti.
All’inizio non credevo di dover sapere quello che mi stavano insegnando. Dopo tutto…avevo gestito clienti per una vita!
Non era scontato perché chi si occupa di creare sistemi di marketing non è tenuto a farti formazione, e invece ne riceviamo tantissima.
Questo è un valore aggiunto incredibile che vale da solo il costo della collaborazione con Wave.
La certezza che ho è che se domani, per qualunque progetto volessi iniziare, ho un supporto incrollabile in Wave Marketing.”
Per noi, parole come quelle di Samila sono la conferma che quando si gestisce un’attività con competenza e professionalità, il fattore necessario per la crescita dell’azienda è il giusto ecosistema di marketing.
Ed è esattamente l’obiettivo di ClientiElite, il nostro programma di marketing nato in risposta all’esigenza degli imprenditori locali italiani di contare su strategie di marketing costruite appositamente per loro.
Se vuoi saperne sul funzionamento di ClientiElite e di come i nostri protocolli possono aiutare la tua attività ad attrarre clienti alto-spendenti hai la possibilità di una sessione strategica gratuita con un nostro senior advisor, utile sia per valutare insieme il tuo progetto, sia per darti modo di sottoporci le domande che ritieni opportune.
Ci tengo a precisare una cosa: noi iniziamo una collaborazione SOLO se sappiamo di avere comprovate strategie di successo per l’attività che richiede i nostri servizi.
Farti promesse che non possiamo mantenere sarebbe di fatto un rischio e una delusione per te, nonché un grave danno d’immagine per noi che basiamo il nostro successo sui risultati dei nostri partner.
In caso di esito positivo alla candidatura, ti garantiremo l’esclusiva di zona.
Al contrario delle web-agency tradizionali (che di solito si muovono per provincia o regione) l’esclusiva ci permette di lavorare in modo etico nei confronti dei nostri clienti, evitando di fatto 2 macro-problemi che si verificano quando si opera con attività operanti in zone limitrofe:
- Conflitti d’interesse (riguardo strategie, politiche aziendali, protocolli etc)
- Mantenere il massimo livello di riservatezza su informazioni sensibili
Tuttavia, se da una parte questo risulta un vantaggio per i nostri clienti privati, dall’altro non potremo approvare la tua candidatura una volta impegnati con un tuo concorrente.
Scopri subito se abbiamo disponibilità nella tua zona cliccando QUI.
Spero di conoscerti presto e iniziare da subito a costruire insieme l’ecosistema migliore per la florida crescita della tua attività.
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